*Che cos’è l’incontinenza urinaria ?
Si definisce incontinenza urinaria nella donna la perdita involontaria delle urine attraverso l’uretra di entità tale da costituire un grave disagio psicofisico che altera la qualità di vita del soggetto.
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Quali sono i disturbi che accompagnano
l’incontinenza urinaria?
I sintomi iniziali possono essere modesti e quindi anche sopportati dalla donna; il loro peggioramento nel tempo può generare un senso di inadeguatezza della donna alla vita sociale, il soggetto tende ad isolarsi, rifugge dalla vita sociale e vive un grande imbarazzo anche nella vita in famiglia e nei rapporti con il coniuge.
E’ stimato che circa il 20% delle donne che hanno partorito per vie naturali almeno un figlio ne siano affette e di queste il 50% presenta un disturbo grave che richiede un trattamento specifico.
* Quali sono le cause dell’incontinenza urinaria?
La donna può perdere urina fondamentalmente per due motivi: per una difficoltà a controllare il desiderio di urinare, o per la difficoltà di trattenere l’urina durante uno sforzo, una attività lavorativa o un esercizio fisico.
Nel primo caso, la donna lamenta il disturbo della “urgenza minzionale” cioè il desiderio di urinare è impellente e non controllabile, e subito dopo lo stimolo la donna perde l’urina senza essere in grado di fermare la fuga di urina cosi che la perdita di urina è copiosa.
Questa forma di incontinenza è definita “incontinenza da urgenza”.
Nel secondo caso la donna possiede un regolare controllo dello stimolo minzionale ma perde l’urina, in quantità variabili, nel momento in cui esercita uno sforzo fisico, un’attività fisica di lavoro, di sport o esercita una tosse, uno starnuto, una risata grossa. Talora il fenomeno si manifesta anche durante l’atto sessuale.
Questa forma di incontinenza è definita “incontinenza urinaria da sforzo”.
• Quali sono le cure per l’incontinenza urinaria?
Entrambe queste forme di incontinenza sono curabili; quella da urgenza viene trattata con terapie mediche o fisioriabilitative; quella da sforzo viene trattata chirurgicamente o con la fisioriabilitazione del pavimento pelvico.
Le possibilità di guarigione sono del 65% per l’incontinenza da urgenza e del 90% circa per l’incontinenza da sforzo.
• Quali esami si debbono fare per la diagnosi?
Prima di iniziare ogni forma di terapia la donna che è affetta da incontinenza urinaria deve eseguire un’ indagine funzionale urodinamica per poter avere una diagnosi corretta sul tipo di incontinenza che dobbiamo curare e così impostare il trattamento più adeguato.
Il percorso diagnostico prevede prima una visita presso uno specialista uroginecologo che eseguirà l’esame urodinamico
poi condividerà con la donna la forma di terapia adeguata allo specifico caso.
Fatta la diagnosi, esistono cure efficaci sia per l’incontinenza da sforzo, vedi riabilitazione perineale o piccolo intervento chirurgico, che per l’incontinenza da urgenza, con farmaci da assumere a domicilio.
I risultati delle cure sono eccellenti.
Incontinenza urinaria da sforzo, terapia: Posizionamento di sling (benderella) sottouretrale.
Oggi la terapia risolutiva dell’ incontinenza urinaria da sforzo nella donna è possibile con un intervento mininvasivo, e di totale e definitivo successo.
Si tratta di posizionare una benderella al di sotto dell’uretra con una piccola incisione della vagina, in anestesia locale.
Si posiziona la donna sul lettino operatorio con le gambe leggermente divaricate e sollevate.
Si disinfetta il campo operatorio, cioè il perineo, i genitali esterni e la zona dell’uretra.
Si infiltra con una soluzione anestetica il tratto di vagina al di sotto dell’uretra per 2/3 cm, e i tessuti a lato dell’uretra dove passerà l’ago che trasporta la benderella.
Lasciati passare 60 secondi dalla infiltrazione anestetica, si incide la vagina al di sotto dell’uretra e si scolla il tessuto a fianco dell’uretra dove passerà l’ago con la benderella.
Con appositi aghi si posiziona la benderella sotto l’uretra, lontano dal collo vescicale affinchè la donna, dopo l’intervento, non abbia difficoltà ad urinare.