FISTOLA RETTO-VAGINALE
La fistola retto-vaginale è generalmente l’esito di una lacerazione da parto di 4° grado, non riparata con successo; può complicare una malattia infiammatoria cronica dell’intestino, può esitare ad una chirurgia pelvica sull’utero o sulla vagina, specie nei soggetti irradiati.
La fistola causa una perdita di feci attraverso la vagina, quindi una condizione di intensa infiammazione e infezione dell’area perineale e vaginale. L’infezione delle urine facilmente si accompagna alla fistola rettale.
La cura è chirurgica, si tratta di chiudere la fistola con una duplice sutura della parete del retto e coprendo la sutura con un terzo strato di vagina.
Se la riparazione è fatta per via addominale si può coprire l’area della sutura con un lembo di omento.
Nelle fistole ampie, complesse o recidive e nei soggetti irradiati può essere necessaria una colostomia protettiva che verrà chiusa dopo 2/3 mesi. La guarigione, nei casi complicati non è assoluta.
Tra le specializzazioni dello studio del Prof. Milani a Milano spiccano gli interventi di chirurgia ginecologica, legati in particolare alla cura della fistola retto-vaginale, ossia una comunicazione anomala tra la parte inferiore dell’intestino crasso e la vagina. Le cause che risiedono all’origine del disturbo sono molte e, tra le più frequenti, si sottolinea la traumatica (parto e chirurgia pelvica) e la iatrogena (STARR E TRANSTARR), oltre che le malattie infiammatorie croniche, le fistole neoplastiche e quelle legate alle infezioni locali.